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05 feb 2014

La tecnica del fuoco prescritto per la gestione degli incendi



L’incendio dell’estate 2007 ha messo in evidenza una vulnerabilità della Riserva: quella di essere esposta al rischio di grandi incendi [1]. Eventi come quello avvenuto comportano un elevato costo per la società in quanto accadono in estate, cioè nel periodo di maggiore frequentazione della fauna e di maggiore fruizione turistica. Per far fronte a simili emergenze non si può fare affidamento solo sui mezzi aerei, ma è necessario intervenire prima che l’incendio si verifichi adottando adeguate misure gestionali. Il fuoco prescritto può essere un utile strumento nella prevenzione degli incendi a Torre Guaceto?

Da alcuni anni la tecnica del fuoco prescritto viene utilizzata in diversi paesi del Mediterraneo per prevenire gli incendi. Sono esempi i programmi di fuoco prescritto realizzati in Francia, Portogallo e Spagna [2] e in alcune Regioni in Italia [3]. Personale esperto e abilitato all’uso del fuoco progetta e realizza interventi in sicurezza, all’interno di precise finestre meteorologiche, al fine di eliminare con il fuoco la parte più infiammabile della vegetazione in zone poste strategicamente a protezione di obiettivi sensibili (Figura 1). L’impatto ecologico del fuoco prescritto è di molto inferiore rispetto a quello di un incendio che evolve in maniera incontrollata; infatti, operando nelle stagioni in cui la fauna non nidifica, con temperature dell’aria basse e un’alta umidità del suolo, il fuoco procede lentamente, produce meno fumo e inquinanti, e non altera le caratteristiche del suolo. Operando in queste condizioni si consuma solo una piccola frazione della vegetazione, cioè quella più infiammabile, e si lascia integra e vitale la restante parte. L'effetto è come quello di bruciare in un camino solo la carta lasciando intatta la fascina di legna; dopo però diventa difficile accendere il camino senza carta! Di conseguenza, in un futuro incendio estivo, le squadre antincendio avranno dei punti in cui le fiamme sono meno intense e possono essere fermate con maggiore efficacia e minori rischi, riducendo le superfici percorse e gli impatti negativi sul sistema ecologico e sulla popolazione.
L'Ente gestore di Torre Guaceto ha già condotto interventi di protezione dagli incendi, come il posizionamento di idranti in aree opportune. Anche la realizzazione dello Stagno presso il Canale Reale [4] ed il monitoraggio sono azioni indirizzate al raggiungimento di questo scopo. In aggiunta, è stata avviata la sperimentare di misure di mitigazione e adattamento agli incendi con la tecnica del fuoco prescritto.
Il progetto pilota di fuoco prescritto in Riserva ha visto il contributo di diverse figure professionali (vedi curatori inserto) e la collaborazione dell'Università di Bari (Paola Mairota, Porzia Morga) e l’Università di Sassari (Raffaella Lovreglio). La sperimentazione ha previsto nella sua prima fase diverse analisi preliminari con l’obiettivo di valutare la fattibilità di questa tecnica.
  • Definizione del quadro normativo. La disciplina sul fuoco prescritto è ancora frammentaria e spesso controversa [5]. È stato quindi fondamentale partire dagli aspetti normativi, la cui analisi ha messo in evidenza la possibilità di operare legalmente con la tecnica del fuoco prescritto nel territorio della Riserva.
  • Individuazione dei siti idonei. Sono stati individuati dei siti adatti dove intervenire per una prima applicazione sperimentale (Figura 2). In quest'analisi sono stati presi in considerazione sia gli aspetti ecologici (come, ad esempio, la struttura della vegetazione e i periodi di frequentazione della fauna) che gli aspetti legati alla mitigazione del rischio incendi collocando i siti nelle zone di interfaccia con i campi coltivati da dove generalmente originano gli incendi estivi.
  • Definizione della struttura del canneto e applicazioni simulate. Sono stati fatti dei rilievi della vegetazione di canneto per modellizzare la struttura e l’infiammabilità dei combustibili (Figura 3), mentre l’andamento dell’umidità dei combustibili è stato analizzato in funzione della meteorologia. Questi dati sono serviti per simulare il comportamento del fuoco prescritto e i suoi effetti ecologici in diverse condizioni; le simulazioni sono state necessarie per definire le finestre ambientali di intervento con il fuoco prescritto (stagione, campo di vento, umidità dei combustibili) e per minimizzare l'impatto ecologico indesiderato.
  • Definizione di misure di sicurezza. Sono state definite tutte le procedure operative per lavorare in sicurezza (fasce di appoggio, mezzi e personale necessario).
Il progetto pilota è attualmente in fase di valutazione da parte degli Enti competenti , passaggio necessario prima di procedere ad una eventuale seconda fase di applicazione sperimentale, ma questa volta reale, del fuoco prescritto nella Riserva.

Il progetto pilota è stato realizzato grazie al finanziamento ECTP Grecia Italia 2007-2013, nell'ambito del progetto Strategic plans for restoration, protection & eco tourism promotion in natura 2000 sites which devastated by natural disasters Nat-Pro.


Note
[1] Alcune sequenze video dell'incendio del 2007 sono disponibili su YouTube.
[2] Video che descrivono l’uso del fuoco prescritto in Europa e in Italia sono disponibili su YouTube.
[3] Ascoli D., Catalanotti A., Valese E., Cabiddu S., Delogu G., Driussi M., Esposito A., Leone V., Lovreglio R., Marchi E., Mazzoleni S., Rutigliano F.A., Strumia S., Bovio G., 2012 - Prescribed burning experiences in Italy: an integrated approach to prevent forest fires. Forest@, 9: 20-38.
[4] Marzano G., Scarafino C., Beccarisi L., Marinò F., Ciccolella A., 2012 - Effetti a breve termine sulla biodiversità locale a seguito della realizzazione di uno stagno d'acqua permanente nella Riserva Naturale di Torre Guaceto (Brindisi). IX Convegno Nazionale sulla Biodiversità. Bari, 6-7 set 2012.
[5] Bovio G., Ascoli D., 2012 – Fuoco prescritto: stato dell’arte della normativa in Italia. Italia Forestale e Montana, 67: 347-358.


A cura di Davide Ascoli, Leonardo Beccarisi e Giacomo Marzano. Foto di Davide Ascoli.


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