Si è concluso con successo con il workshop
internazionale organizzato dal Consorzio di Gestione
di Torre Guaceto il progetto
ENGAGE (Enhancing Protection of Nature and Biodiversity of the South
Adriatic Ionian Strait) con l’obiettivo di raccogliere
contributi qualificati, buone pratiche e raccomandazioni operative per la
protezione e la governance condivisa dello “Stretto Adriatico-Ionico
Meridionale”. Lo “Stretto Adriatico-Ionico Meridionale” è un’Area
Ecologicamente o Biologicamente Significativa (EBSA) situata tra Italia,
Albania e Montenegro, identificata dalla Conferenza delle Parti (COP) durante
la Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD), svoltasi nel 2014 a Pyeongchang
(Repubblica di Corea).
ENGAGE,
finanziato dal Programma Interreg IPA CBC South Adriatic
2021/2027, è un progetto small avviato a febbraio 2024 e con
conclusione prevista per il 31 luglio 2025 che mira a rafforzare la
cooperazione tra Italia, Albania e Montenegro attraverso la capitalizzazione
del documento “Policy paper for the definition of a governance framework for
the South Adriatic-Ionian Strait EBSA”.
A sottolineare l’importanza dell’iniziativa, il Presidente
del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, Rocky Malatesta, ha
dichiarato:
“ENGAGE rappresenta una straordinaria
opportunità per costruire una visione condivisa e concreta di tutela della
biodiversità del nostro mare con enti di grande rilevanza tecnica e politica
dell’Adriatico. Il coinvolgimento attivo delle comunità locali e il confronto
internazionale sono strumenti fondamentali per promuovere una gestione
partecipata e sostenibile di questa area marina transfrontaliera. Il tavolo di
dialogo promosso tra i Ministeri dell’Ambiente di Italia, Albania e Montenegro
insieme alla Regione Puglia, ha rappresentanto un punto di svolta per
immaginare insieme un futuro più resiliente per il Sud Adriatico ed individuare
misure di conservazione condivise.”
Il workshop, che ha visto la partecipazione per i saluti istituzionali del sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, e del rappresentante dell’Autorità di Gestione del Programma Interreg IPA CBC, Claudio Polignano, si è aperto con l’intervento del presidente Rocky Malatesta. Quest’ultimo ha sottolineato il ruolo strategico del Consorzio nell’ambito della cooperazione territoriale europea e l’importanza di una visione condivisa per la conservazione di quest’area marina transfrontaliera.
Nel corso della giornata sono intervenuti
rappresentanti della Commissione Europea, del WWF
Italia, di Associazioni del settore ambientale dell’Albania e
del Montenegro, di MedPAN, della Fondazione
CMCC, dell’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura
(IUCN) e di MedReact, con
approfondimenti tecnici e scientifici sui temi della strategia UE per la
biodiversità al 2030, sulle reti di Aree Marine Protette transfrontaliere e
sulle sfide per la sostenibilità e la resilienza marina nel Sud Adriatico.
Il momento centrale dell’intera giornata è stato una
tavola rotonda di alto profilo politico-istituzionale,
moderata da Iztok Škerlič (Coordinatore
dell’EUSAIR Facility Point), che ha visto confrontarsi i referenti dei Ministeri
competenti per l’Ambiente di Italia, Albania e Montenegro,
insieme all’Assessore Serena Triggiani della Regione Puglia. Occasione,
questa, importantissima per discutere pubblicamente le strategie
di governance condivisa e le misure di protezione comuni, per
rispondere in modo coordinato alla necessità di salvaguardia dell’ecosistema
marino nello Stretto Sud Adriatico-Ionico. Il dibattito, aperto anche a domande
dal pubblico, ha offerto una piattaforma di confronto reale tra esperti ed
istituzioni nazionali e regionali per immaginare strumenti normativi e
operativi all’altezza degli impegni internazionali e delle attese dei
territori.