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Risultati dell'Assemblea Consortile di oggi
In data odierna si è tenuta l'Assemblea Consortile del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto.
In relazione alle notizie di stampa apparse su alcune testate giornalistiche locali, il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto denuncia una campagna di diffamazione messa in atto per screditare la gestione della riserva.
In riferimento alla denuncia del sig. Daniele Luperti all'AUSL di Carovigno, si specifica che la presenza di materiale inerte e di una macchia di olio esausto nell'area servizi è stata denunciata da questo ente nel mese di gennaio, richiedendo chiarimenti circa il ripristino dei luoghi. Successivamente, in data 27/02/2015 questo ente richiedeva nuovamente al Comune di Carovigno parere circa la rimozione del materiale inerte abbandonato, senza ottenere alcuna risposta.
Per tale motivo, in data 24/06/2015 il Consorzio ha comunicato allo stesso comune che, vista l'assenza di disposizioni in merito, avrebbe proceduto autonomamente alla bonifica. Secondo quanto previsto dalla normativa, è stato incaricato un laboratorio di analisi per la caratterizzazione del materiale. Dalle analisi ricevute il 03/07/2015, risultava che il materiale presentava tracce di amianto, conforme ai limiti dell'allegato 2 tab. 1 di cui al Decreto 27/09/2010 art. 6 comma 7 lettera "c" e pertanto smaltibile in discarica per rifiuti non pericolosi. A seguito della caratterizzazione è stata incaricata società specializzata per lo smaltimento di tale materiale che entro questa settimana procederà alla rimozione e al trasporto in discarica, secondo le vigenti disposizioni.
Anche in data odierna sono apparse notizie tendenziose e non corrispondenti al vero. Il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, nell'ambito di routinarie operazioni di manutenzione delle fosse imhoff, ha rilevato, in quella di emergenza, infiltrazioni che potenzialmente avrebbero potuto produrre danni e fuoriuscite. Pertanto, ha prontamente isolato tale vasca, mantenendo funzionante il resto dell'impianto, garantendo i servizi al pubblico e presentando richiesta al Comune di Carovigno di sostituzione della vasca. Si esclude assolutamente che possa esserci stato rilascio di liquami, poiché tale vasca viene utilizzata solo in caso di riempimento delle altre due, che vengono invece costantemente svuotate. Negli articoli apparsi in mattinata, si fa riferimento a controlli effettuati dall'ASL su tali fosse Imhoff, con supposto accertamento di malfunzionamenti. Non risulta né a questo Ente, né nella relazione redatta dall'ASL settimana scorsa sull'area servizi di Punta Penna Grossa, che tali problematiche siano state evidenziate.
In riferimento alla questione trenino trasporto persone questo ente ha incaricato una società dopo un'analisi di mercato aperta a 6 operatori economici. Tra la documentazione prodotta vi è anche il collaudo del mezzo sottoposto a fermo amministrativo. Si specifica che l'autorizzazione al transito di tale mezzo non è stata rilasciata da questo ente, poiché non è tra le proprie competenze, avendo esclusivamente dato un nulla osta in termini di compatibilità ambientale del servizio. La società incaricata ha inoltrato, quindi, una nuova richiesta al comune di Carovigno per il transito di un trenino con caratteristiche differenti da quelli in precedenza utilizzati.
Dispiace notare, quindi, che sia in atto una campagna mirata a far passare questo ente come poco attento alle tematiche ambientali, quando riconoscimenti internazionali e nazionali certificano il contrario.
A riprova di ciò, il Ministero dell'Ambiente, nell'ambito delle linee guida della Marine Strategy, ha selezionato Torre Guaceto per realizzare un progetto pilota di monitoraggio ambientale. Per tale motivo, in questi giorni, l'ente sta effettuando, tra l'altro, un monitoraggio circa l'impatto sugli habitat dei reflui depurati che vengono immessi nell'Area Marina Protetta. Nella giornata di ieri a Polignano, inoltre, si è tenuto un incontro promosso da Federparchi tra aree protette e comuni costieri pugliesi per verificare azioni imminenti atte a contrastare le indagini geognostiche per la ricerca di petrolio in Mar Adriatico che potrebbero provocare ingenti danni alla fauna ittica; in tale contesto questo ente ha svolto un ruolo attivo mettendo a disposizione le competenze maturate nel settore della pesca sostenibile.
L'Assemblea ha dato mandato agli avvocati del Consorzio per verificare la sussistenza di diffamazioni nei confronti di questo Ente.
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