Come annunciato, oggi è stato attivato il servizio di Park and Ride della Riserva di Torre Guaceto. Le auto hanno posteggiato a Serranova, borgata di Carovigno, sia in corrispondenza del Centro Visite, sia negli spazi pubblici a disposizione.
C’è stato qualche caso di parcheggio irregolare e, come nei giorni precedenti, è stato richiesto l’intervento della polizia municipale di Carovigno, oltre che dei volontari della locale protezione civile.
Dunque, al di là del problema legato al congestionamento delle aree parcheggio e della necessità che l’utenza prenda confidenza con la nuova predisposizione, l’esperimento dettato sia dalla Carta europea per il turismo sostenibile, sia dalle esigenze logistiche attuali, può considerarsi riuscito grazie alla collaborazione intercorsa tra il Consorzio, il Comune di Carovigno e l’azienda Stp, che ha gestito in autonomia il servizio di trasporto in spiaggia.
E’ chiaro che per offrire un servizio impeccabile ai fruitori di Torre Guaceto, l’ente gestore dovrebbe dotarsi anche di un’area parcheggio più vicina alla costa di quanto non lo sia quella nell’entroterra. Per questo motivo, il Consorzio è in attesa che il Comune di Carovigno rilasci le necessarie autorizzazioni per l’attivazione di un nuovo parcheggio attiguo alla costa e localizzato fuori dal Sic, sito di importanza comunitaria e quindi con minor impatto sull’ecosistema protetto.
Fatte le dovute precisazioni, ora occorre soffermarsi sull’opera di mistificazione della realtà e triste strumentalizzazione dei fatti che porta la firma del sig. Elio Lanzillotti di Carovigno, portavoce dei Verdi.
In riferimento all’attivazione del Park and Ride a Serranova, ha scritto ai giornali locali narrando di una “intera area diventata oggetto di parcheggio selvaggio, scempio, centinaia di auto parcheggiate sulle dune. Mai da quando esiste la Riserva abbiamo assistito ad uno spettacolo così indecoroso”.
Verrebbe da lasciar correre ed archiviare la nota quale sfogo di un uomo, ma è impossibile rimanere in silenzio quando si strumentalizza un diritto per le persone affette da disabilità, poiché è intollerabile.
Le centinaia di auto parcheggiate in modo selvaggio di cui parla il signore, sono le 5-6 vetture che trasportano persone affette da disabilità che ieri alcuni utenti autorizzati hanno posteggiato all’entrata della spiaggia di Punta Penna Grossa e qualche auto appartenente ad indisciplinati che sono stati sanzionati dalla municipale.
Inoltre, nella nota inviata ai giornali si parla di spettacolo indecoroso mai visto a Torre Guaceto. Si deduce che probabilmente all’autore sfugge che durante la sua presidenza, durata dal 2001 al 2003, permise che il Comune di Carovigno attivasse un’area parcheggio direttamente sul molo di Punta Penna Grossa, vista mare.
Solo con l’arrivo della presidenza dell’ing Vincenzo Epifani è stata regolamentata la viabilità nella Riserva ed è stato vietato l’accesso in auto alle aree costiere.
"Inoltre - ha dichiarato il presidente Epifani - la strumentalizzazione della presenza di 16 auto in prossimità di Punta Penna Grossa ad opera di Lanzillotti è ancora più evidente se si guarda al contesto locale. La gestione di Torre Guaceto è vittima di diffamazione per la presenza di un numero sparuto di veicoli. Ma perché lo stesso portavoce provinciale dei Verdi nulla dice circa le centinaia di auto che parcheggiano sulla costa ricadente in altre aree protette a due passi dalla suddetta e circa i centinaia di turisti che nelle ore notturne bivaccano all'interno di queste aree che dovrebbero essere tutelate?"